Il Blog Italiano Interamente (o quasi) dedicato alle Tradizioni e ai Riti Neopagani Celtici e Indo-Europei

domenica 19 dicembre 2010

Lex in Wonderland

Oggi ho aperto gli occhi e ho scoperto che il governo di questo Paese aveva finalmente deciso di occuparsi dei nostri problemi.
Invece di discutere della compravendita dei voti, vera o presunta che sia (personalmente credo nella prima), avvenuta giorni fa, i politici s'impegnavano a risolvere la crisi economica che ci sta stritolando in una lenta, inesorabile morsa d'acciaio.
Invece di polemizzare sul ruolo dei magistrati, cercavano soluzioni in grado di garantire al Paese la ripresa economica e la stabilità politica.
Invece di sparare a zero sulle manifestazioni, proponendo "mao-tze-tunghiane" forme di restrizione della libertà al fine di evitare i disastri da loro stessi provocati, iniziavano a comprendere i motivi di tali dissensi e a prenderli seriamente in considerazione.
Invece di incitare all'odio razziale, xenofobico, omofobico, iniziavano a parlare d'integrazione, rispetto delle diversità e dei Diritti Fondamentali dell'Uomo.
Invece di offendere gratuitamente i giornalisti, i conduttori televisivi, gli avversari politici e i cittadini che osano non pensarla come loro, chinavano umilmente il capo e si sottomettevano al confronto con giudizio e maturità.
Invece di cambiare discorso, menare il can per l'aia, rifugiarsi in sterili esercizi di dialettica in modo da confondere gli incauti ascoltatori, rispondevano a domande dirette in modo chiaro, semplice e pulito. E veritiero soprattutto.
Invece di battere cassa da un lato e fingere di avere un mucchio di soldi a disposizione dall'altro, decidevano di tirare la cinghia una volta per tutte così da recuperare in modo onesto e trasparente qualche soldo.
Invece d'ignorare le promesse fatte a L'Aquila, ai comuni del messinese e a Napoli - nonché a tutte le altre località vittime di disastri tanto naturali quanto umani - pensavano bene di porre rimedio ai danni.
Invece di far finta di avere tutte le soluzioni, promettendo per poi non mantenere, s'impegnavano a risolvere prima e a discutere poi.

Insomma, stamani al mio risveglio c'era ad attendermi un mondo nuovo. Un Paese governato da gente onesta, umile, disinteressata, pronta ad ascoltare i problemi della gente comune che l'aveva eletta proprio per questo: risolvere i problemi.
Pronta a lavorare per la gente comune che, con le sue tasse, la paga proprio per questo: lavorare per il bene comune.
Decisa ad appianare i contrasti invece di litigare, desiderosa di mostrare il meglio di sé invece che mostrarsi sempre e solo al peggio e, soprattutto, volta a dare un futuro certo e sicuro ai suoi elettori promuovendo: l'istruzione pubblica, come da Costituzione; il lavoro sicuro, come da Costituzione; la certezza del giudizio ed eventualmente della pena, come da Costituzione; l'uguaglianza di fronte alla legge, come da Costituzione; l'eliminazione dei pregiudizi basati su sesso, razza, religione, nazionalità, appartenenza politica, orientamento sessuale, situazione civile e patrimoniale eccetera, come da Costituzione.
C'erano anche le bestiole che vivevano in casette, vestite con guanti e scarpette, i fiori che rispondevano ai nostri discorsi e il mormorio del ruscello che era comprensibile come una dolce canzone con tanto di parole. C'era il Cappellaio Matto, lo Stregatto, la Regina di Cuori e il Bianconiglio.
Insomma, ero Lex in Wonderland. Avrei dovuto capirlo prima, solo ascoltando i discorsi finalmente lucidi e lineari dei politici.
Chissà, magari domani trovo la Fata Turchina di Pinocchio ed esprimo un bel desiderio. Speriamo.

"Che bellezza
se sapessi che
quel mondo delle meraviglie c'è"

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