Lezione
4
Iniziamo
come sempre riepilogando le regole fin’ora imparate:
Lenition:
è l’aspirazione di una consonante. Le uniche che non possono
essere modificate in questo senso sono: “L”, “N”, “R”.
Articolo:
esiste solo il determinativo, che al singolare assume di norma la
forma “An”. “An” causa lenition nei nomi femminili eccettuati
quelli che iniziano con “D”, “T” o “S”; ai femminili che
iniziano per “S” seguita da vocale o da “N”, “L” o “R”,
la presenza dell’articolo aggiunge “T” ad inizio parola. Nei
maschili che iniziano per vocale, “An” fa precedere il sostantivo
da “T-”.
Aggettivo:
l’aggettivo segue sempre il nome che qualifica eccetto che in
sporadici casi. In presenza di un nome femminile esso subisce la
lenition tranne quando espleta la funzione predicativa.
Verbo:
si pone sempre al principio della frase. Registrato alla seconda
persona singolare dell’imperativo la quale funge da radice,
possiede i modi indicativo, congiuntivo, imperativo e condizionale, e
i tempi presente, passato, passato continuo e futuro. Esso si coniuga
con voci analitiche (uguali per ogni persona) e sintetiche (fusione
della voce verbale con il pronome). Per esprimere la negazione,
l’interrogativa e l’interrogativo-negativa del verbo si usano
delle particelle verbali che si accompagnano alla forma dipendente
del verbo la quale nei verbi regolari corrisponde alla forma
assoluta. Dalla voce verbale derivano il “nome verbale” (facente
funzione di gerundio) e l’ “aggettivo verbale” (facente
funzione di participio passato).
La
copula: il verbo “bí”,
come copula, può unire un sostantivo ad un aggettivo; per unire
invece due sostantivi si usa il verbo-copula “is”.
Soluzione
dell’esercizio
- (agricoltore forte) Feirmeoir láidir → Tá an feirmeoir láidir → Tá an feirmeoir seo láidir → Níl an feirmeoir sin láidir → Is feirmeoir láidir é → Ní feirmeoir láidir é
- (dottore intelligente) Dochtúir cliste → Tá an dochtúir cliste → Tá an dochtúir seo cliste → Níl an dochtúir sin cliste → Is dochtúir cliste é → Ní dochtúir cliste é
- (cane brutto) Madra gránna → Tá an madra gránna → Tá an madra seo gránna → Níl an madra sin gránna → Is madra gránna é → Ní madra gránna é
- (studente stolto) Scoláire amaideach → Tá an scoláire amaideach → Tá an scoláire seo amaideach → Níl an scoláire sin amaideach → Is scoláire amaideach é → Ní scoláire amaideach é
- (pittore bravo) Péintéir maith → Tá an péintéir go mhaith → Tá an péintéir seo go mhaith → Níl an péintéir sin go mhaith → Is péintéir maith é → Ní péintéir maith é
- (pietra leggera) Cloch éadrom → Tá an chloch éadrom → Tá an chloch seo éadrom → Níl an chloch sin éadrom → Is cloch éadrom í → Ní cloch éadrom í
- (rosa blu) Rós gorm → Tá an rós gorm → Tá an rós seo gorm → Níl an rós sin gorm → Is rós gorm é → Ní rós gorm é
- (tavolo leggero) Bord éadrom → Tá an bord éadrom → Tá an bord seo éadrom → Níl an bord sin éadrom → Is bord éadrom é → Ní bord éadrom é
01
– Classificazione VS
Identificazione
La
volta scorsa abbiamo fatto conoscenza con la costruzione della frase
copulativa, con il suo verbo “is” e con la sua sintassi
particolare. Abbiamo anche visto a cosa serve questa famosa copula...
però, purtroppo, il discorso era tutto tranne che concluso, per cui
ci tocca ri-affrontarlo.
La
frase copulativa può essere di due tipi: di “classificazione” e
di “identificazione”.
Se
la “classificazione” serve per mettere un qualcuno o un qualcosa
in una categoria comune, la “identificazione” serve appunto per
identificare con precisione il qualcuno o il qualcosa del quale
stiamo parlando.
Chiariamoci
le idee con qualche esempio in italiano prima di affrontare questo
discorso in irlandese:
“Questa
è una casa” → “classificazione”
…
poiché l’oggetto del
quale sto parlando fa parte della categoria generale delle case. Non
è una casa particolare ma una tra le tante, insomma.
“Questa
è la casa” → “identificazione”
…
poiché l’oggetto del
quale sto parlando è precisamente la casa alla quale mi riferisco.
Ancora...
“L’uomo
è un farmacista” → “classificazione”
“L’uomo
è il farmacista” → “identificazione”
“Io
sono un avvocato” → “classificazione”
“Io
sono l’avvocato” → “identificazione”
In
una frase di identificazione entrambi i termini sono determinati,
ossia possiedono l’articolo determinativo, e vi è una
corrispondenza biunivoca tra le parti, ovvero: X è Y e logicamente
anche Y è X.
“Io
sono un dottore”
= sono uno dei tanti che svolgono tale lavoro e se chiedi del dottore
in un gruppo vi è solo una vaga possibilità che venga indicato
proprio io.
“Io
sono il dottore”
= se chiedi del dottore all’interno di un gruppo indicheranno senza
dubbio me.
Proviamo
a vedere come si esprime questa differenza in irlandese?
Is
dochtúir mé → io sono un dottore (“classificazione”)
Is
mé an dochtúir → io sono il dottore (“identificazione”)
Is
scoláire Liam → Liam è uno studente (“classificazione”)
Is
é Liam an scoláire → Liam è lo studente (“identificazione”)
Is
feirmeoir é → lui è un agricoltore (“classificazione”)
Is
é an feirmeoir é → lui è l’agricoltore (“identificazione”)
Una
nota grammaticale prima di procedere oltre: nella scorsa lezione ho
definito “oggetto” una parte del discorso che in realtà non
viene chiamata così. L’ho fatto più che altro per comodità in
quanto parlare di “VSO” è decisamente più facile che parlare,
ad esempio, di “CSNp” o roba simile che non saprei davvero come
abbreviare. Adesso però, poiché la situazione va a complicarsi, mi
sembra più che doveroso chiarire.
In
italiano la grammatica classifica gli elementi della frase
“copulativa” nel seguente modo:
“L’uomo
è un farmacista”
L’uomo
→ soggetto
è
→ copula
un
farmacista → nome del predicato, o anche “predicativo del
soggetto”
Detto
questo, per tornare all’irlandese e alle frasi
Is
dochtúir mé → io sono un dottore (“classificazione”)
Is
mé an dochtúir → io sono il dottore (“identificazione”)
Is
scoláire Liam → Liam è uno studente (“classificazione”)
Is
é Liam an scoláire → Liam è lo studente (“identificazione”)
Is
feirmeoir é → lui è un agricoltore (“classificazione”)
Is
é an feirmeoir é → lui è l’agricoltore (“identificazione”)
...
la prima cosa che possiamo notare è l’apparizione del pronome di
terza persona “é” che a volte compare subito dopo “is”. Ciò
accade perché “is” non sopporta avere un nome definito
immediatamente accanto e dunque entra in gioco il pronome di terza
persona che in pratica fa da “separatore” tra i due elementi.
Altra
cosa che possiamo notare è che la sintassi delle frasi è stata
modificata due volte su tre e che il nome del predicato, in quei
casi, si è spostato.
Questa
cosa è sfuggita all’attenzione? Ripetiamo quelle frasi con
l’ausilio dei colori che ci aiuteranno a riconoscere le parti del
discorso:
Copula
Nome del predicato Soggetto
Is
dochtúir mé
Is
mé an
dochtúir
Is
scoláire Liam
Is
é Liam an
scoláire
Is
feirmeoir é
Is
é an feirmeoir é
Perché
la sintassi è cambiata?
Nel
primo caso, perché il soggetto è un pronome personale di prima
persona (“mé”), mentre nel secondo caso, è cambiata perché il
soggetto è un nome proprio (“Liam”). Questi sono, in linea
generale, gli unici casi – assieme al pronome di seconda persona –
nei quali la sintassi della frase muta.
La
ripetizione del pronome di terza persona la si riscontra anche in
frasi come
Is
é
Seán é →
lui è Seán
… dove
il pronome finale è il soggetto della frase, mentre quello che
compare dopo il verbo, quello che funge da “separatore” cioè,
viene definito “sub-predicato”.
Per
quanto riguarda gli aggettivi, abbiamo visto come si comporta una
frase-copula di classificazione:
Is
cailín óg Bríd → Bríd è una ragazza giovane
Con
l’identificazione la frase sarà:
Is
í Bríd an cailín óg → Bríd è la ragazza giovane
Identifichiamo
le parti del discorso:
Copula
Predicativo del soggetto Soggetto
Is
cailín óg
Bríd → Bríd è
una ragazza giovane
Is
í Bríd
an cailín óg → Bríd
è
la ragazza giovane
Questo
ci dice che “óg” è un
attributo non del soggetto (che è “Bríd) ma del nome del
predicato: di conseguenza, l’aggettivo si comporterà da
“attributivo” e non da “predicativo”. In parole povere, con
un sostantivo femminile l’aggettivo si beccherà la lenition.
Is
bean mhór Bríd
Is
í Bríd an bhean mhór
Proviamo
a costruire altre frasi di “categorizzazione” e di
“identificazione” che contengano aggettivi?
Is
feirmeoir í → Is í an feirmeoir í
Is
feirmeoir láidir í → Is í an
feirmeoir láidir í
Is
péintéir an fear → Is é an péintéir an fear
Is
péintéir maith an fear → Is é
an péintéir maith an fear
Is
teach é → Is é an teach é
Is
teach nua é → Is é an teach
nua é
N.B.
nel primo e nel terzo esempio i pronomi “í” ed “é” sono
il soggetto della frase e dunque vanno espresso; nel secondo, invece,
il soggetto è “an fear”. Sempre nel secondo esempio, la frase di
classificazione “is péintéir an fear” può comparire anche come
“is péintéir é an fear”.
“Seo”
e “sin” si comportano anche loro in maniera differente a seconda
del tipo di frase-copula:
Is
bord é sin → quello è un tavolo (“classificazione”)
Is
é sin an bord → quello è il tavolo (“identificazione”)
Così
avremo ad esempio:
Is
bord íseal
é sin
Is
é sin an bord íseal
Abbiamo
detto in precedenza che “is” serve ad unire due sostantivi,
mentre per unire un sostantivo ad un aggettivo possiamo usare “bí”.
Bene, a volte l’irlandese preferisce usare “is” al posto di
“bí” per conferire ad un nome un attributo, e lo fa quando vuole
dare risalto a tale attributo o intende legare in maniera più
enfatica sostantivo e aggettivo.
Un
esempio in italiano sarebbe:
La
notte è buia / buia è la notte
… dove
la prima semplicemente accosta un attributo al nome “notte”,
mentre la seconda pone l’accento sull’aggettivo rendendolo quasi
parte integrante del nome “notte”.
In
irlandese possiamo alle stesso modo dire:
Tá
an oíche dorcha → la notte è buia
Is
dorcha an oíche → buia è la notte
… così
come possiamo dire
Tá
an lá go breá → la giornata è buona
Is
breá an lá é → buona è la giornata (la giornata è buona)
Tutto
dipende da quanta importanza intendiamo dare all’aggettivo e con
quanto vigore intendiamo associare i due termini.
Sempre
per dare più o meno importanza a qualcosa, anche i pronomi personali
possono assumere forme particolari, chiamate “enfatiche”, le
quali vengono usate appunto per dare enfasi, o comunque porre
l’accento, sul pronome. Esempio:
Mé
→ Mise
Tú
→ Tusa
Non
stupiamoci: anche noi italiani siamo dei maestri nel giocare con gli
elementi di una frase per dare maggiore enfasi. Compariamo ad
esempio:
Io
sono il dottore / Il dottore sono io
Is
mé an dochtúir / Is mise an dochtúir
La
forma con il pronome enfatico è di sicuro la più comune, come ad
esempio
Is
mise Liam
piuttosto
che
Is
mé Liam
Fermiamoci
un attimo e ricapitoliamo un po’ la situazione prima di perderci:
- la “classificazione” serve per inserire un qualcuno o un qualcosa all’interno di una categoria (es. “un tavolo è un mobile”)
- in una frase di “classificazione” il nome del predicato è indeterminato mentre il soggetto è quasi sempre determinato (es. “l’albero è una pianta”; “io sono una persona”; “il ragazzo è uno studente”)
- il soggetto si pone dopo il nome del predicato (“is scoláire mé”)
- la “identificazione” serve per identificare con precisione il qualcuno o il qualcosa del quale si sta parlando (es. “questo è il libro (… del quale parlavo)”; “lei è la mia compagna”)
- in una frase di “identificazione” tanto il soggetto quanto il nome del predicato sono determinati (es. “la donna è la dottoressa”; “io sono Liam”)
- poiché “is” non ammette accanto a sé nomi determinati, tra il verbo e il nome si interpone un pronome di terza persona che può essere “é” al maschile singolare, “í” al femminile singolare, “iad” al plurale, il quale viene definito “sub-predicato”.
- quando il soggetto è un nome proprio o un pronome di prima o seconda persona – singolare o plurale – tale soggetto si pone prima del nome del predicato (“is é Liam an scoláire”; “is tú an scoláire”)
- in altri casi, il nome del predicato viene prima del soggetto (“is é an scoláire é”; “is í an dochtúir an bhean”)
- i pronomi enfatici possono sostituire quelli “normali” per porre un accento particolare sul pronome stesso (“is mise Liam”; “is tusa an dochtúir”)
Classificazione
|
Identificazione
|
|
“cosa”
|
Is
bord é
|
Is
é an bord é
|
“animale”
|
Is
cat é
|
Is
é an cat é
|
“persona”
|
Is
fear é
|
Is
é an fear é
|
“nome
proprio”
|
Is
scoláire Liam
|
Is
é Liam an scoláire
|
“pronome”
|
Is
scoláire tú
|
Is
tú/tusa an scoláire
|
con
dimostrativo
|
Is
bord é seo
|
Is
é seo an bord
|
02
– È? Non è?
Abbiamo
avuto modo di conoscere la forma dipendente di “bí”,
“fuil”, quando abbiamo espresso una frase in forma negativa: “níl
Seán tinn → Seán
non è ammalato”. Teniamo a mente questa forma dipendente e
facciamo conoscenza con la particella verbale che ci permette di
formare l’interrogativa del verbo.
Al
presente, questa particella è
An
… che
non possiamo confondere con l’articolo per due valide ragioni: la
prima è che ovviamente il verbo non ha bisogno di un articolo, la
seconda è che questa particella “an” causa eclipsi mentre
l’articolo “an” non lo fa.
L’eclipsi,
abbiamo già visto nella prima lezione, è quella particolare
modifica che graficamente appone una consonante ad una parola, mentre
foneticamente sostituisce il suono di tale consonante a quella che la
segue.
In
questo caso, alla parola “fuil” aggiungiamo “bh” (la “f”
vuole appunto “bh” per essere eclissata) e formiamo così
An
bhfuil? → è?, sono?
An
bhfuil Seán tinn? → Seán
è ammalato?
N.B.
il suono “bh” sostituisce il suono “f” in “fuil”, di
conseguenza “bhfuil” viene pronunciato come nell’inglese
“will”.
Con
“is” invece il discorso è decisamente più semplice: infatti,
esattamente come accade con la particella “ní”
che sostituisce completamente il verbo, si avrà
An
dochtúir tú? → tu sei un dottore?
An
tú an dochtúir? → sei tu il dottore?
N.B.
non essendoci di fatto un verbo, “an” non ha eclipsi da
provocare.
Giusto
per concludere, come in inglese, anche in irlandese abbiamo la
possibilità di volgere una frase all’interrogativo-negativa e lo
facciamo, al presente, attraverso la particella verbale “nach”
che causa eclipsi in “fuil”...
Nach
bhfuil an cóta dearg? → il cappotto non è rosso?
… e,
come sempre, soppianta “is”.
Nach
dochtúir tú? → tu non sei un dottore?
Nach
tú an dochtúir? → non sei tu il dottore?
Riepilogando,
vediamo se il cappotto è o non è rosso e se Seán è o non è un
dottore:
Con
“bí”
|
Con
“is”
|
|
Positiva
|
Tá
an cóta
dearg
|
Is
dochtúir
Seán
|
Negativa
|
Níl
an cóta
dearg
|
Ní
dochtúir
Seán
|
Interrogativa
|
An
bhfuil an cóta
dearg?
|
An
dochtúir
Seán?
|
Interrogativo-negativa
|
Nach
bhfuil an cóta
dearg?
|
Nach
dochtúir
Seán?
|
Le
risposte a queste amletiche domade possono essere così riassunte:
Con
“bí”
|
Con
“is”
|
|
Positiva
|
Tá
|
Is
ea
|
Negativa
|
Níl
|
Ní
hea
|
… le
quali non significano affatto “sì” o “no” ma, piuttosto, “è”
e “non è”. L’irlandese infatti risponde con il verbo usato per
porre la domanda. Se io ad esempio chiedessi “lui beve il latte?”
la risposta sarebbe “beve” o “non beve”, che in irlandese
suonano:
An
ólann sé
bainne? Ólann / Ní
ólann
Per
aggiungere informazioni, in una risposta affermativa possiamo usare
Agus
(e, anche)
per
dire “e anche”
An
ólann sé
bainne? Ólann, agus mise →
lui beve il latte? sì, e anche io
oppure,
in una risposta negativa
Ná
(non, neanche)
An
ólann sé
bainne? Ní ólann, ná
mise → lui beve il latte? no, e neanche io
Per
correggere un’informazione invece possiamo usare:
Ach
(ma, piuttosto)
An
scoláire é? Ní
hea, ach múinteoir → lui è
uno studente? no, è un insegnante
Al
termine di questa lezione, ampliamo un po’ il nostro vocabolario
con una piccola scorpacciata di termini utili per classificare
oggetti di uso comune, identificare le persone ed attribuire un po’
a tutti delle caratteristiche. Come sempre, attenzione ai termini
femminili (indicati con “f”) che leniranno gli aggettivi e che
verranno leniti dall’articolo... eccetera.
Buidéal
→ Bottiglia
Cathaoir
(f) → Sedia
Cuisneoir
→ Frigorifero
Forc
→ Forchetta
Friochtán
→ Padella
Gloine
→ Bicchiere
Lampa
→ Lampada
Leaba
(f) → Letto
Naipcín
→ Tovagliolo
Oigheann
→ Forno
Plata
→ Piatto
Pota
→ Pentola
Scian
(f) → Coltello
Spunóg
(f) → Cucchiaio
|
Italiano/a
→ Iodálach
Irlandese
→ Éireannach
Inglese
→ Sasanach
Ailtire
→ Architetto
Ceardaí
→ Artigiano
Gabha
→ Fabbro
Leictreoir
→ Elettricista
Pluiméir
→ Idraulico
Súnaí
→ Segretario
|
Daite
→ colorato
Géar
→ affilato
Miotalach
→ metallico, di metallo
Uaine
→ verde
|
Esercizio
1: usando “is”, traduci le seguenti frasi
- È un coltello affilato
- È una pentola verde
- Non è una sedia grande
- È una padella metallica?
- Non è un tovagliolo colorato?
- Questo è un letto
- Quello è il forno nuovo
- Io sono un elettricista
- Lei (fem) è l’architetto?
- Lui è un artigiano
- Tu sei un irlandese?
- Lei è italiana
Esercizio
2: usando “tá”, traduci le seguenti frasi
- La sedia è nuova?
- La pentola è grande
- Il coltello non è affilato
- Il forno non è piccolo?
- Il cucchiaio è verde
- L’idraulico è grasso
- Il segretario non è intelligente?
- Quel frigorifero verde è costoso
- Questa bottiglia colorata è nuova
Esercizio
3: leggendo i suggerimenti, rispondi correttamente alle seguenti
domande.
Es:
(bottiglia piccola) An bhfuil an buidéal mór? → Níl, ach beag
- (tavolo basso) An bhfuil an bord íseal?
- (frigorifero giallo) An bhfuil an cuisneoir uaine?
- (tovagliolo) An naipcín é?
- (sedia) An cat é?
- (bicchiere blu) An gloine uaine é?
Ed
ecco il vocabolario completo. Come sempre, la pronuncia corretta
possiamo scoprirla sul sito:
http://www.abair.tcd.ie/index.php?page=synthesis&lang=eng
Irlandese
- Italiano
|
Italiano
- Irlandese
|
Buidéal
(sost. mas. 1a) → Bottiglia
Cathaoir
(sost. fem. 5a) → Sedia
Cuisneoir
(sost. mas. 3a) → Frigorifero
Forc
(sost. mas. 1a) → Forchetta
Friochtán
(sost. mas. 1a) → Padella
Gloine
(sost. mas. 4a) → Bicchiere
Lampa
(sost. mas. 4a) → Lampada
Leaba
(sost. fem. irr) → Letto
Naipcín
(sost. mas. 4a) → Tovagliolo
Oigheann
(sost. mas. 1a) → Forno
Plata
(sost. mas. 4a) → Piatto
Pota
(sost. mas. 4a) → Pentola
Scian
(sost. fem. 2a) → Coltello
Spunóg
(sost. fem. 2a) → Cucchiaio
Éireannach
(sost. mas. irr) → Irlandese
Iodálach
(sost. mas. 1a) → Italiano/a
Sasanach
(sost. mas. 1a) → Inglese
Ailtire
(sost. mas. 4a) → Architetto
Ceardaí
(sost. mas. 4a) → Artigiano
Gabha
(sost. mas. 4a) → Fabbro
Leictreoir
(sost. mas. 3a) → Elettricista
Pluiméir
(sost. mas. 3a) → Idraulico
Rúnaí
(sost. mas. 4a) → Segretario
Daite
(agg. 3a) → colorato
Géar
(agg. 1a) → affilato, affilata
Miotalach
(agg. 1a) → metallico; fatto di metallo
Uaine
(agg. 3a) → verde
Agus
(cong.) → E
Áit
(sost. fem. 2a) → Posto, luogo
Álainn
(agg. 1a) → bella, bello
Amaideach
(agg. 1a) → stolto, stolta
An
(art. det. sing) → Il, lo, la
An
(part.verb.) → interrogativa al presente
Ard
(agg. 1a) → alto, alta
Bád
(sost. m. 1a) → Barca
Bán
(agg. 1a) → bianco, bianca
Beag
(agg. 1a) → piccolo, piccola
Bean
(sost. fem. irreg.) → Donna
Beoir
(sost. sin. fem. 5a) → Birra
Bord
(sost. m. 1a) → Tavolo
Buachaill
(sost. mas. 3a) → Ragazzo
Cam
(agg. 1a) → storto, storta
Cailín
(sost. mas. 4a) → Ragazza
Cat
(sost. mas. 1a) → Gatto
Cliste
(agg.) → intelligente
Cloch
(sost. fem. 2a) → Pietra
Cóta
(sost. mas. 4a) → Cappotto
Cupán
(sost. m. 1a) → Tazza
Daor
(agg. 1a) → costoso, costosa*
Dearg
(agg. 1a) → rosso, rossa
Dlíodóir
(sost. m. 3a) → Avvocato/essa
Dochtúir
(sost. m. 3a) → Dottore/ssa
Doras
(sost. m. 1a) → Porta
Dorcha
(agg. 3a) → scuro, oscuro, buio
Dubh
(agg. 1a) → nero, nera
É
(pron. pers. ogg./cop.) → Lui, esso
Éadrom
(agg. 1a) → leggero, leggera
Fear
(sost. mas. 1a) → Uomo
Feirmeoir
(sost. m. 3a) → Agricoltore/rice
Fliuch
(agg.) → bagnato, bagnata
Fuar
(agg. 1a) → freddo, fredda
Fuil
(v. v.) → forma dipendente di “bí” al presente.
Fuinneog
(sost. f. 2a) → Finestra
Geal
(agg. 1a) → luminoso, luminosa
Glan
(agg. 1a) → pulito, pulita
Gorm
(agg. 1a) → blu
Gránna
(agg. 3a) → brutto, brutta
Í
(pron. pers. ogg./cop.) → Lei, essa
Is
(copula) → è sono
Íseal
(agg. 1a) → basso, bassa
Lá
(sost. mas. irr.) → Giorno, giornata
Lag
(agg. 1a) → debole
Láidir
(agg. 1a) → forte
Madra
(sost. mas. 4a) → Cane
Maidin
(sost. fem. 2a) → Mattino
Maith
(agg. 1a) → buono, buona
Mé
(pron. pers. sogg./ogg.) → Io, me
Mise
(pron. pers. enfatico) → Io, proprio io, me stesso
Mór
(agg. 1a) → grande
Múinteoir
(sost. m. 3a) → Insegnante
Nach
(part. verb.) → interrogativo-negativa al presente
Ní
(par. verb.) → negazione del verbo
Níl
(composto) → non è / non sono
Nua
(agg. 3a) → nuovo, nuova
Óg
(agg. 1a) → giovane
Oíche
(sost. fem. 4a) → Notte
Péintéir
(sost. m. 3a) → Pittore/rice
Ramhar
(agg. 1a) → grasso, grassa
Rós
(sost. mas. 1a) → Rosa
Salach
(agg. 1a) → sporco, sporca
Saor
(agg. 1a) → economico, economica*
Scoláire
(sost. mas. 4a) → studente/ssa
Sé
(pron. pers. sogg.) → Egli, esso
Sean
(agg. 1a) → Vecchio, vecchia
Seo
(dimostr.) → Questo
Sí
(pron. pers. sogg.) → Ella, essa
Sin
(dimostr.) → Quello
Spunóg
(sost. fem. 2a) → Cucchiaio
Sráid
(sost. fem. 2a) → Strada
Tá
(voce verbale, presente indicativo di Bí) → è, sono
Táim
(v. v.) → Io sono
Tanaí
(agg. 3a) → magro, magra
Te
(agg. 3a) → caldo, calda
Teach
(sost. mas. irreg.) → Casa
Tine
(sost. fem. 4a) → Fuoco
Tinn
(agg. 1a) → ammalato, ammalata
Trom
(agg. 1a) → pesante
Tú
(pron. pers. sogg.) → Tu
Tusa
(pron. pers. enfatico) → Tu, proprio tu, te stesso
Uisce
(sost. m. 4a irreg.) → Acqua
Úll
(sost. mas. 1a) → Mela
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Bicchiere
(sost.) → Gloine
Bottiglia
(sost.) → Buidéal
Coltello
(sost.) → Scian
Cucchiaio
(sost.) → Spunóg
Forchetta
(sost.) → Forc
Forno
(sost.) → Oigheann
Frigorifero
(sost.) → Cuisneoir
Lampada
(sost.) → Lampa
Letto
(sost.) → Leaba
Padella
(sost.) → Friochtán
Pentola
(sost.) → Pota
Piatto
(sost.) → Plata
Sedia
(sost.) → Cathaoir
Tovagliolo
(sost.) → Naipcín
Inglese
(sost.) → Sasanach
Irlandese
(sost.) → Éireannach
Italiano/a
(sost.) → Iodálach
Architetto
(sost.) → Ailtire
Artigiano
(sost.) → Ceardaí
Elettricista
(sost.) → Leictreoir
Fabbro
(sost.) → Gabha
Idraulico
(sost.) → Pluiméir
Segretario
(sost.) → Rúnaí
Affilato/a
(agg.) → Géar
Colorato/a
(agg.) → Daite
Metallico/a
(agg.) → Miotalach
Verde
(agg.) → Uaine
Articolo
determinativo sing. → An
Acqua
(sost.) → Uisce
Agricoltore/ice
(sost.) → Feirmeoir
Alto,
alta (agg.) → Ard
Ammalato,
ammalata (agg.) → Tinn
Avvocato/essa
(sost.) → Dlíodóir
Barca
(sost.) → Bád
Bagnato,
bagnata (agg.) → Fliuch
Basso,
bassa (agg.) → Íseal
Bella,
bello (agg.) → Álainn
Bianco,
bianca (agg.) → Bán
Birra
(sost.) → Beoir
Blu
(agg.) → Gorm
Brutto,
brutta (agg.) → Gránna
Buono,
buona (agg.) → Maith
Caldo,
calda (agg.) → Te
Cane
(sost.) → Madra
Cappotto
(sost.) → Cóta
Casa
(sost.) → Teach
Costoso,
costosa (agg.) → Daor
Cucchiaio
(sost.) → Spunóg
Debole
(agg.) → Lag
Donna
(sost.) → Bean
Dottore/ssa
(sost.) → Dochtúir
E
(cong.) → Agus
Economico,
economica (agg.) → Saor
Egli,
esso (pron.) → Sé
Ella,
essa (pron.) → Sí
Essere
(presente indicativo) → Tá
Finestra
(sost.) → Fuinneog
Forte
(agg.) → Láidir
Freddo,
fredda (agg.) → Fuar
Fuoco
(sost.) → Tine
Gatto
(sost.) → Cat
Giovane
(agg.) → Óg
Giorno,
giornata (sost.) → Lá
Grande
(agg.) → Mór
Grasso,
grassa (agg.) → Ramhar
Insegnante
(sost.) → Múinteoir
Intelligente
(agg.) → Cliste
Io,
me (pron.) → Mé; (enfatico) Mise
Leggero,
leggera (agg.) → Éadrom
Luminoso,
luminosa (agg.) → Geal
Magro,
magra (agg.) → Tanaí
Mattino
(sost.) → Maidin
Mela
(sost.) → Úll
Nero,
nera (agg.) → Dubh
Notte
(sost.) → Oíche
Nuovo,
nuova (agg.) → Nua
Pesante
(agg.) → Trom
Piccolo,
piccola (agg.) → Beag
Pietra
(sost.) → Cloch
Pittore/rice
(sost.) → Péintéir
Porta
(sost.) → Doras
Posto,
luogo (sost.) → Áit
Pulito,
pulita (agg.) → Glan
Quello
(dimostr.) → Sin
Questo
(dimostr.) → Seo
Ragazza
(sost.) → Cailín
Ragazzo
(sost.) → Buachaill
Rosa
(sost.) → Rós
Rosso,
rossa (agg.) → Dearg
Scuro,
oscuro, buio (agg.) → Dorcha
Sporco,
sporca (agg.) → Salach
Stolto,
stolta (agg.) → Amaideach
Storto,
storta (agg.) → Cam
Strada
(sost.) → Sráid
Studente/ssa
(sost.) → Scoláire
Tavolo
(sost.) → Bord
Tazza
(sost.) → Cupán
Tu
(pron.) → Tú; (enfatico) Tusa
Uomo
(sost.) → Fear
Vecchio,
vecchia (agg.) → Sean
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