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venerdì 9 dicembre 2016

Piccolo corso di Gaelico Irlandese III

Lezione 3

N.B. Errata corrige: tine the → (un) fuoco caldo, e non “tine te”

Come già abbiamo fatto la scorsa volta, iniziamo riepilogando brevemente le regole fin’ora imparate:

Lenition: è l’aspirazione di una consonante. Le uniche che non possono essere modificate in questo senso sono: “L”, “N”, “R”.
Articolo: esiste solo il determinativo, che al singolare assume di norma la forma “An”. “An” causa lenition nei nomi femminili eccettuati quelli che iniziano con “D”, “T” o “S”; ai femminili che iniziano per “S” seguita da vocale o da “N”, “L” o “R”, la presenza dell’articolo aggiunge “T” ad inizio parola. Nei maschili che iniziano per vocale, “An” fa precedere il sostantivo da “T-”.
Aggettivo: l’aggettivo segue sempre il nome che qualifica eccetto che in sporadici casi. In presenza di un nome femminile esso subisce la lenition tranne quando espleta la funzione predicativa.
Verbo: il verbo si colloca sempre all’inizio della frase.

Soluzioni degli esercizi

Esercizio 1
  1. Tá an bhean tanaí
  2. Tá an fear ramhar
  3. Tá an cat dubh
  4. Tá an doras mór
  5. Tá an áit fuar
  6. Tá an teach beag (agus) gorm
  7. Tá an cailin óg
  8. Tá an cupán nua

Esercizio 2
  1. Spunóg bheag; an spunóg bheag; tá an spunóg beag
  2. Bád bán; an bád bán; tá an bád bán
  3. Tine the; an tine the; tá an tine te
  4. Bád dubh; an bád dubh; tá an bád dubh
  5. Beoir fhuar; an bheoir fhuar; tá an bheoir fuar
  6. Maidin fhuar; an mhaidin fhuar; tá an mhaidin fuar
  7. Teach mór; an teach mór; tá an teach mór
  8. Úll dearg; an t-úll dearg; tá an t-úll dearg

Esercizio 3
  1. An lá mór (il gran giorno) → Lá = giorno, giornata
  2. An madra dubh (il cane nero) → Madra = cane
  3. An cóta dearg (il cappotto rosso) → Cóta = cappotto
  4. An chloch bheag (la pietra piccola) → Cloch = pietra
  5. Rós bán (una rosa bianca) → Rós = rosa

Curiosità: con le parole presenti nel piccolo vocabolario è possibile formare due saluti: “oíche mhaith” (buona notte) e “maidin mhaith” (buon mattino / buon giorno)


01 – “È” e “non è”

La scorsa volta ci siamo lasciati con i sostantivi che si prendevano i loro attributi grazie agli aggettivi. Ma se l’attributo lo volessi io? Ecco che dobbiamo necessariamente fare la conoscenza con il presente indicativo del verbo essere (Bí). Prima di farlo nel concreto, però, spendiamo un paio di parole circa il metodo di coniugazione dei verbi irlandesi.
Grammatica
La particolarità della coniugazione irlandese sta nel fatto che essa utilizza allo stesso tempo un sistema analitico (usando dunque voci verbali uguali per ogni persona) e uno sintetico (usando dunque voci che fondono il verbo e il pronome). Nell’irlandese standard, le voci “sintetiche” sono sempre quelle della prima persona plurale e, al presente indicativo, anche quella della prima persona singolare; le altre, invece, presentano la voce analitica e dunque necessitano obbligatoriamente del pronome. Nel dialetto del Munster, però, le voci analitiche hanno scarsissimo successo e vengono loro preferite quelle sintetiche; al contrario, nell’Ulster, le voci analitiche sono le più usate, persino nella prima persona singolare del presente indicativo.
Il verbo possiede quattro modi: indicativo, imperativo, congiuntivo e condizionale, oltre al gerundio e al participio passato i quali più che “modi verbali” sono ritenuti “derivati” e prendono il nome di “nome verbale” e “aggettivo verbale”.
Nell’indicativo sono presenti i tempi: presente, passato (o preterito), passato abituale, futuro. Il verbo “Bí” è l’unico a possedere anche il presente abituale come tempo proprio.
Non essendoci un “infinito” vero e proprio, il verbo viene registrato alla seconda persona singolare dell’imperativo, la quale rappresenta la radice del verbo, e a partire da questa radice viene coniugato.
Per esprimere la negazione (es. “non ho fatto”), la forma interrogativa e quella interrogativo-negativa, vengono usate delle particelle verbali le quali si pongono immediatamente prima del verbo. A tali particelle segue la cosiddetta “forma dipendente” del verbo la quale si differenzia dalla “forma assoluta” (ovvero quella utilizzata normalmente) solo in cinque dei sette verbi irregolari mentre negli altri verbi risulta identica alla forma assoluta.
Inoltre, ogni verbo possiede la cosiddetta “forma autonoma” (saorbhriathar), caratteristica delle lingue celtiche insulari, la quale, priva di soggetto e con una singola voce che varia solo a seconda del modo e del tempo, serve soprattutto per esprimere un’azione compiuta da un soggetto indefinito o a tradurre perifrasticamente il passivo (es. “qualcuno ha spento la luce”, “la bolletta è stata pagata”).

Detto questo, facciamo conoscenza con il verbo “bí” il quale, come nella migliore tradizione di tutti i verbi “essere”, è tra i più irregolari.

La forma analitica del presente indicativo di “Bí” è, come abbiamo già visto
I pronomi personali, invece, sono

Mé → Io
Tú → Tu
Sé → Egli, esso
Sí → Ella, essa

Poiché già sappiamo che il verbo si piazza sempre all’inizio, e poiché sappiamo che alla seconda e alla terza persona la voce verbale resta identica, non sarà difficile immaginare che

Tá tú → tu sei
Tá sé → egli è
Tá sí → ella è

Per quanto riguarda la prima persona, che sappiamo essere una voce “sintetica”, essa compare come

Táim → io sono
o anche come “Tá mé” quando alla voce sintetica viene preferita quella analitica.

Per negare il verbo, invece, abbiamo bisogno di due cose: la particella verbale che esprime la negazione, la quale al presente indicativo è...


e causa lenition alla voce verbale che la segue, e la forma dipendente del verbo “Bí”, la quale è (al presente)

Fuil

Quello che succede quando queste due parole si trovano vicine è

Ní+fuil → ní+fhuil → Níl*

(*nell’Ulster è invece facile sentir dire “ní fhuil”. Inoltre, sempre nell’Ulster, al posto di “ní” può anche venir usata la particella “cha(n)” così si avrà, ad esempio, “chan fhuil” al posto di “níl”)

Meraviglioso. Adesso, possiamo dire tranquillamente

Tá tú tanaí → tu sei magro / magra
Níl tú tanaí → tu non sei magro / magra
Tá sé ramhar → egli è grasso
Níl sé ramhar → egli non è grasso
Níl sí sean → ella non è vecchia
Tá Seán tinn → Seán è ammalato
Níl Liam tinn → Liam non è ammalato
Táim óg → io sono giovane
ma
Níl mé óg → io non sono giovane
che è più comune della forma sintetica “nílim”.

Già che siamo in vena di aggiungere al nostro vocabolario termini nuovi, introduciamo un paio di dimostrativi...

Seo → questo, questa
Sin → quello, quella

i quali si piazzano tra il sostantivo (determinato) e l’aggettivo determinando dunque a quale oggetto o persona viene attribuito l’aggettivo:

Tá an teach sin mór → quella casa è grande
Níl an cailín seo go hálainn → questa ragazza non è bella

Messa tutta questa carne al fuoco, vediamo di farla fruttare un po’ con qualche semplice esercizio.
Prendiamo qualche nuovo aggettivo...
Aggettivi
Ard → alto, alta
Íseal → basso, bassa
Láidir → forte
Lag → debole
Álainn → bello, bella
Gránna → brutto, brutta
Éadrom → leggero, leggera
Trom → pesante

Geal → luminoso, luminosa
Dorcha → scuro, oscuro, buio
Cliste → intelligente
Amaideach → stolto, stolta
Glan → pulito, pulita
Salach → sporco, sporca
Daor → costoso, costosa
Saor → economico, economica

e formiamo qualche semplice frase come:

Tá an doras seo salach → questa porta è sporca
Níl an bhean sin ard → quella donna non è alta
Tá tú láidir → tu sei forte
Níl mé lag → io non sono debole
Tá an bord seo trom → questo tavolo è pesante
Níl an bosca sin éadrom → quella scatola non è leggera
Tá an fear seo ard → quell’uomo è alto
Níl an bhean gránna → la donna non è brutta
Tá an lá geal → la giornata è luminosa
Níl an carr seo daor → questa automobile non è costosa

N.B. Non essendoci alcun pronome personale soggetto di genere neutro, “sé” e “sí” possono essere utilizzati anche con oggetti inanimati.

02 – “Bí” e “Is”

Il verbo “Bí” come copulativo ha i suoi limiti. Esso, infatti, può unire solo e soltanto un nome ad un aggettivo e mai due sostantivi. Va benissimo dunque per dire cose come “quel ragazzo è intelligente” o “la donna è forte”, ma per dire ad esempio “io sono uno studente” o “la donna è una dottoressa” il verbo “bí” non va più bene. Al suo posto, l’irlandese si serve di una voce vebale specifica detta appunto “copula”:

Is

Is scoláire mé → io sono uno studente

Analiziamo attentamente questa frase:
Is → copula = è, sono
Scoláire → sostantivo = studente
Mé → pronome personale = io
La forma alla quale ci eravamo appena abituati (VSO) è cambiata diventando Verbo-Oggetto-Soggetto (VOS). Questa è la tipica sintassi di una frase copulativa detta di “categorizzazione”, ossia che serve a mettere un qualcuno o un qualcosa all’interno di una categoria generale.

Is bean tú → tu sei una donna

in pratica significa che la persona alla quale mi rivolgo fa parte della categoria femminile del genere umano.

In una frase copulativa (con “is”, dunque), a cambiare sono anche i pronomi di terza persona che dalla forma “soggetto” passano a quella cosiddetta “copula”:

Sé → é
Sí → í

Così avremo:
Is bord é → (esso) è un tavolo
Is scoláire í → lei è una studentessa

Anche in questo genere di frasi, al sostantivo-oggetto possono affiancarsi degli aggettivi:

Is bord íseal é → (esso) è un tavolo basso
Is fear ard é → lui è un uomo alto
Is scoláire maith é → lui è un bravo studente

Lo so, è complicato. Noi non abbiamo due verbi distinti che fungono da copula, dunque all’inizio la confusione potrebbe regnare sovrana. Basterà però tenere a mente che:

Se la copula serve ad unire un sostantivo ad un aggettivo (es. “la ragazza è alta”, “la finestra è grande”, “la casa è vecchia”) potrò usare “bí”

Tá an scoláire maith → lo studente è bravo

Se invece la copula serve ad unire due sostantivi dovrò usare “is”.

Is scoláire é → lui è uno studente
Is scoláire maith é → lui è un bravo studente

Anche con “is”, per negare vale la stessa particella verbale già vista con “bí

Ní

la quale però, in questo caso, sostituisce completamente “is”:

Ní scoláire é → lui non è uno studente

Prima di andare oltre, proviamo a fare qualche breve esercizio giusto per charirci meglio le idee.
Come di consueto, ecco il nostro vocabolario con tutti i termini a noi noti preceduti da una manciata di parole nuove.
La prununcia, come sempre, potrete ascoltarla su http://www.abair.tcd.ie/index.php?page=synthesis&lang=eng

Irlandese - Italiano
Italiano - Irlandese
Dlíodóir (sost. m. 3a) → Avvocato/essa
Dochtúir (sost. m. 3a) → Dottore/ssa
Feirmeoir (sost. m. 3a) → Agricoltore/rice
Múinteoir (sost. m. 3a) → Insegnante
Péintéir (sost. m. 3a) → Pittore/rice

Agus (cong.) → E
Áit (sost. fem. 2a) → Posto, luogo
Álainn (agg. 1a) → bella, bello
Amaideach (agg. 1a) → stolto, stolta
An (art. det. sing) → Il, lo, la
Ard (agg. 1a) → alto, alta
Bád (sost. m. 1a) → Barca
Bán (agg. 1a) → bianco, bianca
Beag (agg. 1a) → piccolo, piccola
Bean (sost. fem. irreg.) → Donna
Beoir (sost. sin. fem. 5a) → Birra
Bord (sost. m. 1a) → Tavolo
Buachaill (sost. mas. 3a) → Ragazzo
Cam (agg. 1a) → storto, storta
Cailín (sost. mas. 4a) → Ragazza
Cat (sost. mas. 1a) → Gatto
Cliste (agg.) → intelligente
Cloch (sost. fem. 2a) → Pietra
Cóta (sost. mas. 4a) → Cappotto
Cupán (sost. m. 1a) → Tazza
Daor (agg. 1a) → costoso, costosa*
Dearg (agg. 1a) → rosso, rossa
Doras (sost. m. 1a) → Porta
Dorcha (agg. 3a) → scuro, oscuro, buio
Dubh (agg. 1a) → nero, nera
É (pron. pers. ogg./cop.) → Lui, esso
Éadrom (agg. 1a) → leggero, leggera
Fear (sost. mas. 1a) → Uomo
Fliuch (agg.) → bagnato, bagnata
Fuar (agg. 1a) → freddo, fredda
Fuil (v. v.) → forma dipendente di “bí” al presente.
Fuinneog (sost. f. 2a) → Finestra
Geal (agg. 1a) → luminoso, luminosa
Glan (agg. 1a) → pulito, pulita
Gorm (agg. 1a) → blu
Gránna (agg. 3a) → brutto, brutta
Í (pron. pers. ogg./cop.) → Lei, essa
Is (copula) → è sono
Íseal (agg. 1a) → basso, bassa
Lá (sost. mas. irr.) → Giorno, giornata
Lag (agg. 1a) → debole
Láidir (agg. 1a) → forte
Madra (sost. mas. 4a) → Cane
Maidin (sost. fem. 2a) → Mattino
Maith (agg. 1a) → buono, buona
Mé (pron. pers. sogg./ogg.) → Io, me
Mór (agg. 1a) → grande
Ní (par. verb.) → negazione del verbo
Níl (composto) → non è / non sono
Nua (agg. 3a) → nuovo, nuova
Óg (agg. 1a) → giovane
Oíche (sost. fem. 4a) → Notte
Ramhar (agg. 1a) → grasso, grassa
Rós (sost. mas. 1a) → Rosa
Salach (agg. 1a) → sporco, sporca
Saor (agg. 1a) → economico, economica*
Scoláire (sost. mas. 4a) → studente/ssa
Sé (pron. pers. sogg.) → Egli, esso
Sean (agg. 1a) → Vecchio, vecchia
Seo (dimostr.) → Questo
Sí (pron. pers. sogg.) → Ella, essa
Sin (dimostr.) → Quello
Spunóg (sost. fem. 2a) → Cucchiaio
Sráid (sost. fem. 2a) → Strada
Tá (voce verbale, presente indicativo di Bí) → è, sono
Táim (v. v.) → Io sono
Tanaí (agg. 3a) → magro, magra
Te (agg. 3a) → caldo, calda
Teach (sost. mas. irreg.) → Casa
Tine (sost. fem. 4a) → Fuoco
Tinn (agg. 1a) → ammalato, ammalata
Trom (agg. 1a) → pesante
Tú (pron. pers. sogg.) → Tu
Uisce (sost. m. 4a irreg.) → Acqua
Úll (sost. mas. 1a) → Mela
Agricoltore/ice (sost.) → Feirmeoir
Avvocato/essa (sost.) → Dlíodóir
Dottore/ssa (sost.) → Dochtúir
Insegnante (sost.) → Múinteoir
Pittore/rice (sost.) → Péintéir

Articolo determinativo sing. → An
Acqua (sost.) → Uisce
Alto, alta (agg.) → Ard
Ammalato, ammalata (agg.) → Tinn
Barca (sost.) → Bád
Bagnato, bagnata (agg.) → Fliuch
Basso, bassa (agg.) → Íseal
Bella, bello (agg.) → Álainn
Bianco, bianca (agg.) → Bán
Birra (sost.) → Beoir
Blu (agg.) → Gorm
Brutto, brutta (agg.) → Gránna
Buono, buona (agg.) → Maith
Caldo, calda (agg.) → Te
Cane (sost.) → Madra
Cappotto (sost.) → Cóta
Casa (sost.) → Teach
Costoso, costosa (agg.) → Daor
Cucchiaio (sost.) → Spunóg
Debole (agg.) → Lag
Donna (sost.) → Bean
E (cong.) → Agus
Economico, economica (agg.) → Saor
Egli, esso (pron.) → Sé
Ella, essa (pron.) → Sí
Essere (presente indicativo) → Tá
Finestra (sost.) → Fuinneog
Forte (agg.) → Láidir
Freddo, fredda (agg.) → Fuar
Fuoco (sost.) → Tine
Gatto (sost.) → Cat
Giovane (agg.) → Óg
Giorno, giornata (sost.) → Lá
Grande (agg.) → Mór
Grasso, grassa (agg.) → Ramhar
Intelligente (agg.) → Cliste
Io, me (pron.) → Mé
Leggero, leggera (agg.) → Éadrom
Luminoso, luminosa (agg.) → Geal
Magro, magra (agg.) → Tanaí
Mattino (sost.) → Maidin
Mela (sost.) → Úll
Nero, nera (agg.) → Dubh
Notte (sost.) → Oíche
Nuovo, nuova (agg.) → Nua
Pesante (agg.) → Trom
Piccolo, piccola (agg.) → Beag
Pietra (sost.) → Cloch
Porta (sost.) → Doras
Posto, luogo (sost.) → Áit
Pulito, pulita (agg.) → Glan
Quello (dimostr.) → Sin
Questo (dimostr.) → Seo
Ragazza (sost.) → Cailín
Ragazzo (sost.) → Buachaill
Rosa (sost.) → Rós
Rosso, rossa (agg.) → Dearg
Scuro, oscuro, buio (agg.) → Dorcha
Sporco, sporca (agg.) → Salach
Stolto, stolta (agg.) → Amaideach
Storto, storta (agg.) → Cam
Strada (sost.) → Sráid
Studente/ssa (sost.) → Scoláire
Tavolo (sost.) → Bord
Tazza (sost.) → Cupán
Tu (pron.) →
Uomo (sost.) → Fear
Vecchio, vecchia (agg.) → Sean

(*note al vocabolario: “daor” e “saor” possiedono anche altri significati ai quali bisogna prestare attenzione: come aggettivi, il primo può significare “servile”, “severo”; il secondo, può significare “libero”, “indipendente”. Come sostantivi, saor e daor significano spesso “libero” e “schiavo” o “condannato”. Come verbi, daor e saor assumono il significato di “schiavizzare”, “condannare” per daor, e “liberare”, “affrancare” per saor)

Esercizio 1
Per prendere confidenza con “tá”, “is” e i dimostrativi, prova a riscrivere le frasi come nell’esempio
Un’automobile costosa → L’automobile è costosa → Questa automobile è costosa → Quell’automobile non è costosa → È un’automobile costosa → Non è un’automobile costosa
Carr daor → Tá an carr daor → Tá an carr seo daor → Níl an carr sin daor → Is carr daor é → Ní carr daor é


  1. Un agricoltore forte
  2. Un dottore intelligente
  3. Un cane brutto
  4. Uno studente stolto
  5. Un pittore bravo
  6. Una pietra leggera
  7. Una rosa blu
  8. Un tavolo leggero

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